Finanziamenti a Fondo Perduto

Finanziamenti a fondo perduto, tutto quello che c’è da sapere

Vuoi iniziare un’attività ma non hai abbastanza denaro da investire? Diciamo la verità è una situazione piuttosto comune visto che in tanti, colpiti dalla crisi, non riescono a trovare un lavoro o lo hanno perso e quindi non hanno fondi per l’autofinanziamento. In questo caso i finanziamenti a fondo perduto possono essere la soluzione ideale. Di cosa si tratta?

Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto

I finanziamenti a fondo perduto sono soldi erogati da enti pubblici e società finanziarie pubbliche o partecipate pubbliche. L’obiettivo è supportare la nascita di nuove attività imprenditoriali, ricerca scientifica, oppure aiutare aziende già costituite a superare un momento di difficoltà o ad affrontare una ristrutturazione utile al rinnovamento tecnologico.

Essendo finanziamenti a fondo perduto essi non devono essere restituiti e non generano interessi. Proprio per le peculiarità che sono state elencate, questi fondi sono solitamente erogati da enti europei, statali, regionali o locali al fine di supportare l’economia. Negli ultimi tre casi spesso si tratta di contributi comunque stabiliti dall’Unione Europea e poi dirottati verso le varie entità locali, ciò soprattutto perché a livello interno stabilire aiuti economici alle imprese può essere considerata un’attività contraria alle normative dell’Unione Europea in quanto possono contrastare con la libera concorrenza.

Come funzionano

I prestiti a fondo perduto solitamente sono limitati ad un ammontare totale prestabilito, quindi occorre seguire determinate procedure stabilite dall’ente erogante al fine di rientrare nelle somme prestabilite. La procedura prevede l’emanazione di un bando e quindi la conseguente possibilità per coloro che si trovano nelle condizioni previste in esso di presentare la propria domanda entro i termini temporali previsti. Scaduti i termini, una commissione, nominata con criteri prestabiliti e trasparenti, procederà al vaglio delle stesse e a stilare una graduatoria di merito, quest’attività solitamente richiede un tempo abbastanza lungo. Potranno accedere ai finanziamenti coloro che sono in graduatoria e rientrano nel budget previsto.
Per poter presentare la domanda occorre rispettare le richieste di documenti indicate nel bando.

Solitamente è richiesta anche la redazione di un business plan cioè di un documento dettagliato in cui non solo si descrive l’attività che si vuole realizzare, ma anche il bacino di utenza che si ritiene di poter soddisfare con la propria attività e quindi il ritorno economico previsto. È necessario anche indicare i costi che sono stati sostenuti per avviare l’attività o i costi preventivati per avviarla, ciò perché nella maggior parte dei casi le somme erogate corrispondono ad una parte dei soldi che servono per iniziare o come rimborso a soldi già spesi e fatturati per l’attività stessa. Ovviamente in seguito all’erogazione saranno possibili dei controlli per valutare se l’attività è stata realmente avviata e la fatturazione dei costi sostenuti.

Chi può farne richiesta

I finanziamenti a fondo perduto non vanno ad aiutare le imprese in modo globale, ma in modo mirato e di volta in volta vengono supportati soggetti e progetti diversi. Ad esempio nel tempo sono stati deliberati aiuti per supportare le aree economicamente depresse, in questo caso il requisito con cui poter accedere è di tipo territoriale e si riceve aiuto per iniziare o per continuare un’attività, ad esempio nel meridione, ciò indipendentemente dalla tipologia di attività. Non sono mancati aiuti volti a supportare determinati settori, ad esempio l’agricoltura, oppure con criteri congiunti, tra gli ultimi bandi infatti vi è stato quello in aiuto dei giovani che vogliono dedicarsi all’agricoltura. In questo caso i requisiti necessari sono anagrafici e di settore. In passato sono stati emanati anche bandi di finanziamenti a fondo perduto per supportare l’imprenditoria femminile. È bene precisare che tali aiuti sono stati previsti anche a favore di strutture aziendali societarie in cui erano presenti uomini, ma ovviamente la prevalenza doveva essere femminile.
Quando si richiede il requisito anagrafico, solitamente per “giovane” si intende colui che ancora non ha compiuto i 35 anni di età, ma di volta in volta possono essere stabiliti requisiti diversi. Essenziale è leggere bene il bando per controllare se si può avere accesso al beneficio e soprattutto i documenti richiesti in quanto la mancanza di documenti può inficiare la pratica.

Come vengono scelti i soggetti o i settori da aiutare?

Ovviamente quando l’Unione Europea o altro ente pubblico decide di emanare un bando non sceglie a caso coloro che devono esserne i beneficiari, ma si procede in seguito ad un’analisi di mercato cercando di capire settori o soggetti che più di altri hanno bisogno di supporto per potersi sviluppare, oppure che si ritiene siano strategici ai fini di realizzare il bene comune.
I vantaggi dei fondi a finanziamento perduto non finiscono qui, essi infatti sono cumulabili con altre forme di aiuto eventualmente vigenti, cioè partecipare ad un bando per un aiuto dell’Unione Europea non implica il non poter partecipare anche ad altri bandi con altre forme di aiuto e l’eventuale accesso ad un finanziamento, non preclude la possibilità di partecipare anche ad altre forme di supporto economico. I finanziamenti a fondo perduto possono essere coordinati anche con prestiti agevolati, in questo caso l’agevolazione può arrivare anche dall’istituto di credito a cui ci si rivolge e non solo da un ente pubblico e prevede la restituzione con tassi di interesse particolarmente favorevoli.

Come vengono erogati?

Questa è un’altra domanda importante. In Italia i finanziamenti a fondo perduto vengono materialmente erogati da Invitalia. Può trattarsi sia di erogazione in unica rata, sia in più soluzioni.
Per quanto riguarda i fondi europei a cui vengono attinte le risorse, si può ricordare il PSR, Piano per lo sviluppo rurale e il FESR Fondi Europei Strutturali per lo sviluppo Regionale.

Non resta che progettare la propria attività e cercare di avere aiuti pubblici con finanziamenti a fondo perduto.

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